a Catania LA MAFIA NON ESISTE!

HAI MAI DETERMINATO IL CLAN SANTAPAOLA SENZA FAVORIRE LA MAFIA?

a Catania si può

LEGGERE PER CREDERE (su “S” in tutte le edicole)

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Esclusiva il processo Lombardo ai raggi x

Da domani in tutte le edicole e adesso è possibile acquistare il pdf cliccando sul banner che in esclusiva lancia Cataniaoggi. Il mensile d’inchiesta “S” edito dalla novantacento di Palermo, questo mese è esplosivo. Tutte le carte su Francesco Agnello, le intercettazioni di Vizzini e Romano, e un’analisi ai raggi x del processo a carico di Raffaele Lombardo. Il giornalista Antonio Condorelli ha infatti confrontato il decreto di citazione a giudizio dei fratelli Lombardo per voto di scambio semplice con l’originario avviso di garanzia per concorso in associazione mafiosa.

“La Procura -spiega Condorelli a Cataniaoggi- nel momento della massima spaccatura interna, dopo che era stato letteralmente tolto dalle mani ai quattro pm il fascicolo originario per concorso in associazione mafiosa, ha di fatto archiviato, senza passare da un Gip, i quattro episodi elettorali contestati originariamente. Nel primo avviso di garanzia si parlava di elezioni europee del 1999, elezioni amministrative provinciali del 2003, elezioni europee del 2004, elezioni comunali e regionali del 2008″.

Adesso, senza passare da un giudice terzo, la procura contesta soltanto l’appuntamento delle politiche del 2008, attenzione, del 14 aprile 2008”. “Ho notato -continua Condorelli- che il 14 aprile del 2008 si andava a votare anche per le regionali, non soltanto le politiche. Quindi il boss mafioso Vincenzo Aiello e i suoi affiliati, avrebbero lasciato libertà di coscienza per le regionali, ma sostenuto l’Mpa soltanto per le politiche. Attenzione, per evitare di ledere l’onorabilità dei boss di Cosa Nostra, devo precisare che la Procura non ha ritenuto opportuno indagarli per il reato contestato ai fratelli Lombardo, i quali, secondo il decreto emesso a giugno 2011, avrebbero determinato “esponenti delle associazioni di tipo mafioso Cosa Nostra e clan Cappello…a promettere e a somministrare denaro ed altre utilità a più elettori per ottenerne il voto in favore di Lombardo Angelo, candidato alle elezioni politiche del 2008 al Senato ed alla Camera dei deputati”. Ma attenzione, non viene contestata l’aggravante di aver favorito la mafia, preciso anche questo, quindi il gotha della mafia etnea come avrebbe indotto gli affiliati a sostenere l’Mpa?”.

“Deve essere stata una questione di carisma -rileva scherzando Condorelli- capacità di persuasione, al momento, dalle ipotesi ereditate dalla vecchia gestione della Procura etnea, non risulta che il massimo livello della mafia ha utilizzato il metodo mafioso per procacciare voti autonomisti. Dobbiamo pensare ad Aiello come a un Martin Luther King delle falde dell’Etna, a Rosario Di Dio come Mahatma Gandhi; Giovanni Barbagallo, compagno di caccia di Nitto Santapaola, come John Fitgerald Kennedy; Sebastiano Fichera, boss del clan Sciuto Tigna, tre mesi prima di essere ammazzato con tre colpi di calibro 7,65, mentre era sorvegliato speciale, nell’aprile del 2008 sarebbe stato determinato al sostegno per le politiche dell’Mpa, come fosse un Nicolas Sarcozy di Nesima, il quartiere della mafia militare catanese”.

Condorelli ha messo in fila tutte le carte, le intercettazioni e le ipotesi contestate dalla magistratura catanese nel nuovo numero del mensile “S”. Conclude il giornalista investigativo: “in ogni caso l’ultima parola spetta alla magistratura, noi possiamo attenerci al nostro dovere di cronaca, fino a prova contraria i fratelli Lombardo sono innocenti. Spetterà al nuovo Capo Giovanni Salvi segnare il confine tra mafia e politica, i cittadini in ogni caso, se non spengono il cervello, posso farsi ciascuno la propria idea”.
Domani i particolari delle nuove inchieste sulla mafia catanese, pare che ci siano numerose sorprese nel nuovo numero del mensile “S”.

Alfio Musarra

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