Dal 3 aprile, la vita di 101 lavoratori del gruppo Auchan catanese è cambiata: a 20 anni dall’apertura del centro Città Mercato sono stati dichiarati in esubero. In Italia, sono 1.426 dipendenti del colosso francese della grande distribuzione nella stessa situazione (Antonio Condorelli) GUARDA SU LA7
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INTERVISTA CHOC “Toglietemi tutto ma non il vitalizio di 9mila euro al mese”
Giuseppe Lo Curzio, 82 anni, con un passato nella Democrazia cristiana come deputato regionale siciliano, parla di come si vive con 9mila euro al mese (Antonio Condorelli)
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#PARISATTACK “8 dicembre succederà qualcosa a Roma”
Antonio Condorelli, inviato de L’Aria che tira, incontra un ragazzo arabo – residente a Catania da 5 anni – che si dice contento degli attentati di Parigi: «È quello che dice il nostro Corano, hanno fatto bene. Voi continuate a uccidere la nostra gente in Siria e in Palestina, noi uccidiamo i francesi. Nel 2025, vedrete, la Francia diventerà tutta musulmana: non siamo stati noi stranieri a fare queste cose, è gente nata lì, che crescendo scopre cos’è l’Isis, cos’è l’Islam». Poi un’agghiacciante profezia: «L’8 dicembre, giuro, succederà qualcosa a Roma. L’ho letto su Facebook. La vostra non è una guerra contro l’Islam, è una guerra contro Dio. Volete una guerra con Dio?». La Digos ha subito chiesto il materiale del servizio, gli investigatori stanno lavorando. GUARDA IL VIDEO SUL CORRIERE DELLA SERA
AGENZIA AGI == Parigi: “ora tocca a Roma”, e’ caccia a musulmano a Catania
(AGI) – Catania, 19 nov. – La polizia sta cercando a Catania Amed, un musulmano di 23 anni, da cinque nel capoluogo etneo, che stamane in un’intervista a un giornalista ha dichiarato di essere d’accordo con i terroristi che hanno colpito a Parigi. L’intervista e’ stata diffusa nel corso della trasmissione “L’aria che tira” su La7. Nel primo pomeriggio gli agenti con in mano la foto segnaletica hanno compiuto diverse perquisizioni nei quartieri storici di San Berillo e dell’Antico corso nei pressi dell’ospedale Garibaldi. Decine di pattuglie hanno intensificato i controlli. Amed ha detto che il prossimo 8 dicembre potrebbe succedere qualcosa anche a Roma: “I francesi hanno ucciso i nostri popoli e io sono d’accordo con chi ha ucciso i francesi. E giuro l’8 dicembre c’e’ qualcosa anche a Roma. Tu non puoi fare la guerra a Dio”. (AGI) Ct1/Mrg
@matteorenzi e @angealfa guardate il “ponte” di Messina http://goo.gl/Zse1b9
@matteorenzi e @angealfa avete visto il ponte di Messina? Serve per collegare la baraccopoli di amianto dove vivono i figli dei terremotati del 1908 con il centro storico. Ponte sullo Stretto? Sentite cosa ne pensano i cittadini GUARDA SU LA7
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1- Messina senz’acqua e a Gela esce gialla CLICCA QUI
2- La Sicilia divisa in 3 da una frana CLICCA QUI
GELA – MORIRE DI FAME E DI CANCRO NELLA TERRA DEL PETROLCHIMICO DEVASTATA DALLA POLITICA
Ancora una storia da Gela, dove il polo petrolchimico significa anche morire di fame o morire di cancro (Antonio Condorelli) GUARDA SU LA7
SPRECHI MINISTERIALI: IL CARCERE FANTASMA DI VILLALBA
Costruito nel cuore della Sicilia negli anni ’90, è stato abbandonato subito dopo l’inaugurazione e non figura neppure nell’elenco degli istituti di reclusione (Antonio Condorelli)
La mafia al mercato agroalimentare: la Regione guadagna e Cosa Nostra ringrazia
La mafia al mercato agroalimentare di Catania: la Regione guadagna e Cosa Nostra ringrazia GUARDA SU LA7
IL RACKET DEI POMODORI
Tratta delle nigeriane, la tragedia degli aborti
Nuove storie di degrado dal Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo. Antonio Condorelli – GUARDA SU LA7
LA TRATTA DELLE PROSTITUTE VICINO AL C.A.R.A. DI MINEO
Donne e bambine costrette a prostituirsi per saldare il costo del biglietto per l’Europa. Servizio di Antonio Condorelli GUARDA SU LA7
Burgio, il Comune dove non si pagano le tasse
Antonio Condorelli è a Burgio, in provincia di Agrigento, dove il comune riesce a non far pagare le tasse ai cittadini con riduzioni di sprechi e spesa non produttiva. GUARDA SU LA7
Schiene curve sulla Piana di Catania, infiltrato tra i caporali di Mineo
Schiene curve sulla terra infuocata della piana di Catania, le giornate sono tutte uguali per i migranti del centro di accoglienza di Mineo, arrivati in Sicilia come richiedenti asilo e trasformati in nuovi schiavi al soldo dei caporali che li sfruttano per meno di 2 euro l’ora.
Per comprendere come funziona il sistema ci siamo infiltrati, nascondendo le telecamere tra gli arbusti e fingendo di essere imprenditori agricoli in cerca di manodopera a basso costo.
Dopo una trattativa siamo riusciti a incontrare il giovane caporale che sfrutta questi migranti
MIGRANTI, A CATANIA IL GHETTO DELLA VERGOGNA
Si aggirano come fantasmi in un campo sorto nel cuore della Catania bene, un dedalo di cartoni e materassi nel quale trascorrere qualche notte prima di raccogliere le somme necessarie per raggiungere Roma con l’autobus. Sono i migranti che si sottraggono volontariamente al sistema di riconoscimento dello status di rifugiato tutto italiano, le commissioni del ministero dell’interno impiegano circa 2 anni per ciascuna pratica contro i 35 giorni previsti dalla legge. GUARDA SU LA7