Archivi tag: avviso garanzia

“A Lombardo 600 mila euro per la campagna elettorale”

Esclusiva. I nuovi verbali di Barbagallo

di Antonio Condorelli
19 apr Proseguiamo  la pubblicazione delle carte dell’inchiesta Iblis che hanno portato alla chiusura delle indagini con l’accusa di concorso esterno alla mafia del governatore siciliano Raffaele Lombardo, del fratello deputato Angelo e di una cinquantina tra amministratori, imprenditori e malavitosi. In questo verbale che viene reso noto per la prima volta il geologo Giovanni Barbagallo, attualmente detenuto, ricostruisce il presunto finanziamento di Cosa nostra alla campagna elettorale di Raffaele Lombardo. E aggiunge: “Dopo l’elezione Lombardo ha scelto la strada della legalità”.

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REPLICANO E PRECISANO I LEGALI DI RAFFAELE LOMBARDO

“Su Livesicilia appare la notizia che il geologo Barbagallo avrebbe riferito di un contributo elettorale resogli da Aiello Vincenzo. E’ opportuno precisare che il Barbagallo ha semplicemente detto di avere sentito questa notizia, escludendo di poter fornire elementi in ordine all’attendibilità della stessa. Il nostro assistito ha già smentito in conferenza stampa questa affermazione, conferendoci mandato di perseguire per calunnia chiunque sostenga l’esistenza di detto fantasioso contributo”. Lo dichiarano i legali del presidente della regione Siciliana Raffaele Lombardo.

Iblis: “Lombardo voleva l’inceneritore”

Esclusiva. Parla il geologo Barbagallo

di Antonio Condorelli
18 apr Continuamo la pubblicazione delle carte dell’inchiesta Iblis che hanno portato alla chiusura delle indagini con l’accusa di concorso esterno alla mafia del governatore siciliano Raffaele Lombardo, del fratello deputato Angelo e di una cinquantina tra amministratori, imprenditori e malavitosi. In questo verbale che viene reso noto per la prima volta il geologo Giovanni Barbagallo, attualmente detenuto, ricostruisce nei dettagli la storia dell’inceneritore che sarebbe dovuto sorgere a Paternò, smentendo in qualche modo la strategia difensiva del presidente Lombardo, il quale ha sempre sostenuto di aver rotto consolidati equilibri mafiosi a partire proprio dall’aver bloccato la costruzione degli incenitori CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT 

Il capomafia: “Lombardo sapeva delle indagini in corso”

“Lombardo sapeva delle indagini in corso”

di Antonio Condorelli
16 apr “Era impossibile raggiungere Raffaele Lombardo, poiché egli accampava le scuse che nelle segreterie politiche si ipotizzava la presenza di microspie per indagini su mafia e politica, condotte da Ros e Digos”. Parole del capo di cosa nostra Vincenzo Aiello, secondo la ricostruzione del pentito Gaetano D’Acquino interrogato dai Pm del processo Iblis. Esisterebbero due fasi […] CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT

“Lombardo ebbe l’appoggio della malavita per arrivare alla presidenza della Regione”

Raffaele, Angelo e il pentito

Quelle relazioni pericolose

di Antonio Condorelli
15 apr

Stando alle dichiarazioni del pentito Gaetano D’Aquino, affiliato al clan Cappello, anche famiglie mafiose contrapposte avrebbero votato per l’Mpa di Raffaele Lombardo. In questo caso si tratta dei Cappello e dei Santapaola, ma anche dei boss Biagio Sciuto, Corrado Favara e Rosario Tripoti. Interrogato dai pm in dicembre, ha ripercorso alcune fasi della campagne elettorali […] CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT 

DI GATI AI PM “La cupola ordinava: VOTATE MPA”

Esclusiva. Le carte dell’inchiesta

Parla il pentito Di Gati:
”Dovevamo appoggiare Lombardo”

di Antonio Condorelli
13 apr L’avviso di conclusione delle indagini sul presidente Lombardo e sugli altri indagati dell’inchiesta Iblis contiene alcuni documenti inediti non ancora alla ribalta della cronaca. Livesicilia è in grado di svelare alcuni contenuti esclusivi. In questo caso si tratta dell’interrogatorio del pentito Maurizio Di Gati.

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Lombardo: ecco l’avviso di garanzia

Raffaele e Angelo
L’avviso di garanzia

di Antonio Condorelli

Sino a pochi mesi addietro il presidente della Regione Raffaele Lombardo prendeva le distanze dai comportamenti del fratello Angelo. “Ciascuno- riferiva alla stampa – risponde delle proprie azioni”. Dopo il ricevimento dell’avviso di garanzia, Lombardo intervistato da Livesicilia ha cambiato opinione difendendo il fratello. Adesso, proceduralmente, le loro posizioni sono equiparate, restano 19 giorni per presentare memorie e produrre documenti.

Ecco cosa ipotizzano i PM.

Raffaele e Angelo Lombardo sono accusati di “aver concorso, pur senza esserne affiliati, nell’associazione mafiosa denominata della Cosa Nostra etnea, associazione operante in sinergia con le altre famiglie di Cosa Nostra attive nel territorio siciliano, contribuendo a violare l’ordine pubblico…

-”sollecitando direttamente o indirettamente i vertici della predetta organizzazione a reperire voti per gli stessi indagati e per i partiti nei quali gli stessi indagati militavano e in tal modo ingenerando il coinvolgimento circa la propria completa disponibilità ad assecondare…CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT