La polizia giudiziaria ha sequestrato parte dello stabilimento siracusano dei Prestigiacomo per verificare la sussistenza di reato in materia ambientale. Secondo una prima ricostruzione, i reflui del lavaggio di macchine industriali sarebbero stati smaltiti direttamente in un tombino. Il flusso di liquami, presumibilmente contenente oli ed altre sostanze in corso di identificazione, sarebbe finito all’interno di un terreno posto sotto sequestro. Sequestrato anche un cumulo di rifiuti di varia natura.
Il rischio è che sia stata contaminata la falda acquifera, ma secondo Marcello Randazzo, legale dei Prestigiacomo, “l’azienda ha rispettato tutte le procedure e i reflui sono stati smaltiti correttamente”. LEGGI SU REPORTIME – CORRIERE DELLA SERA
Bufera al Comune, la procura ha acquisito gli atti relativi ai pareri dei revisori dei Conti che avevano bocciato -come ha svelato Livesicilia – il bilancio. Sereno il ragioniere generale Giorgio Santonocito: “è tutto regolare”. Tutti i particolari.
di Antonio Condorelli
13 mag Scattano i sigilli per l’ultima edificazione del gruppo Virlinzi proprio alle spalle del tribunale di Catania. Due piani di un edificio monumentale, rifinito con pietra bianca intagliata ad angolo tra via Ruggero Settimo e via Pisa, stavano per essere completamente “demoliti e ricostruiti”.