#INCHIESTA – ‘Corleone’, il marchio di Tony Colombo e l’ombra della camorra

PALERMO – “Vincenzo Di Lauro voleva fare una società con Tina Rispoli, eventualmente sfruttando la visibilità mediatica di Tony Colombo, per un marchio di abbigliamento a nome Corleone”. Le parole del pentito Salvatore Tamburrino confermano agli inquirenti che dietro il marchio Corleone, ci sarebbe l’ombra della camorra.

Corleone e i nomi che contano

Non un nome qualunque, Salvatore Tamburrino era il vivandiere dei Di Lauro, clan famigerato di Secondigliano, sta scontando l’ergastolo da collaboratore di giustizia perché ha assassinato la moglie, madre di due figli, a colpi di pistola. Vincenzo Di Lauro, l’esperto di aste giudiziarie del quale parla il pentito, è il figlio di Paolo, capofamiglia di Secondigliano, detto ‘Ciruzz o ‘Milionario’.

Corleone, la storia di un marchio

Il 27 luglio del 2017 la Corleone Clothing di Tony Colombo registra il marchio “Corleone since 2017” nell’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA

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