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+++Mafia, i verbali del boss pentito: i trasporti sono Cosa nostra

CATANIA – Mafia, dal controllo del trasporto di arance verso il Nord alla movimentazione dei singoli bancali di merce. Il boss pentito Salvatore Giarrizzo svela i segreti di una delle attività più redditizie per il clan Toscano – Tomasello – Mazzaglia: la gestione degli autotreni in partenza dal Catanese con la MN Logistic. Un affare milionario, come hanno documentato i carabinieri, all’interno dell’operazione ‘Ultimo atto’. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA

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Catania, anche avvocati e imprenditori tra i nuovi poveri (LiveSicilia.it)

CATANIA – “Spesso non hanno il coraggio di venire alla Caritas, per chiedere aiuto. Ma rischiano di perdere la casa e non solo. Capita che tra i nuovi poveri a Catania ci siano anche avvocati, architetti, artigiani e commercianti. C’è anche una povertà delle famiglie, ma soprattutto del ceto medio”. Sono le parole di Salvo Pappalardo, vicedirettore e responsabile amministrativo della Caritas. La sua agenda è densa di appuntamenti, gestisce il microcredito per le famiglie e sta affiancando professionisti e artigiani in questa fase molto complicata.

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“I nuovi poveri sono fantasmi”

È aumentata la povertà invisibile – spiega Pappalardo – quella delle famiglie, persone che hanno perso il lavoro perché le loro piccole attività commerciali e artigianali hanno risentito della forte imposizione fiscale e si sono ritrovate sovraindebitate. In Caritas non viene solo il fratello o sorella senza dimora, che hanno bisogno del disbrigo delle pratiche, ci sono anche i professionisti, avvocati e architetti, per esempio”. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA

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Caso Riela, condannato Gaetano Siciliano

L’ex amministratore giudiziario del gruppo Riela confiscato alla mafia, Gaetano Siciliano, è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 20mila euro per risarcire il danno d’immagine dello Stato. Ecco in esclusiva tutti i particolari della sentenza

Leggi in esclusiva la sentenza su Livesicilia

LO “ZIO PINO” SENZA VELI

NON SOLO POLITICA, ALLO “ZIO” PINO FIRRARELLO HO FATTO DOMANDE SULLE SUE PENDENZE GIUDIZIARIE, SULL’INCENERITORE DI PATERNO’, SU RAFFAELE LOMBARDO E LA TESTIMONIANZA A SUA DIFESA NEL PROCESSO DELL’OSPEDALE GARIBALDI, SU CIANCIO, SU SUO CUGINO VITO BONSIGNORE, SUL SUO PASSATO DI GOVERNO ALLA REGIONE INSIEME AI COMUNISTI

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Da Catania alt a Micciché
“Abbiamo bisogno d’altro”

Il senatore Pdl mette in freezer la candidatura dell’esponente di Grande Sud. “Meglio Musumeci o i Rettori Lagalla e Recca”. E poi parla di Lombardo, di Bronte, di Ciancio, di Leanza, di Castiglione…

AGEN – LO BELLO: QUESTIONI DI FAMIGLIA (ERCOLANO)

MASSIMO RUSSO “VASA VASA” (leggi e scopri perché!)

 

Russo: “Il processo a Lombardo mi imbarazza
Ma abbiamo tolto le mani della mafia dai grossi affari”

di

Lunga intervista con l’assessore alla Salute, possibile candidato dell’Mpa a Palazzo d’Orleans. “Lombardo? Un grande stratega, forse un po’ duro. Micciché? Dialogo possibile purché ‘rompa’ con dell’Utri. Crocetta è intelligente. E Cuffaro sta dando una lezione di stile. E sulla Finocchiaro vi dico… LEGGI SU LIVESICILIA

NUOVI VERBALI DI LA CAUSA: “RAFFAELE” C’E’

GRANE CATANESI

La lettera dei revisori

Catania, “pasticcio” sul bilancio
Chiesto l’intervento della Corte dei Conti

di Antonio Condorelli
10 mag L’ultima grana per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli (nella foto)  arriva dritta dritta dai revisori dei Conti del Comune che amministra. Stanchi di attendere la ricezione di importanti atti relativi al bilancio 2011, Natale Strano, Calogero Cittadino e Massimiliano Lo Certo hanno deciso di scrivere alla Corte dei Conti.

UFFICIO SPECIALE ECCO IL BUCO DEL COMUNE DI CATANIA

L’appello della Procura

Processo ai parcheggi catanesi
Ecco i nuovi quesiti dei pm

di Antonio Condorelli
2 mag Il processo nato dalla gestione commissariale dell’Ufficio Speciale con poteri e fondi di protezione civile in primo grado si è concluso con l’assoluzione degli imputati. La procura ha fatto appello e adesso sono stati posti nuovi quesiti. Il prossimo 4 maggio l’udienza.

NUOVO MENSILE “S” in edicola dal 21 aprile

“S” in edicola domani, già acquistabile online

Garibaldi di Catania,
forniture in famiglia

di Redazione
20 apr Al Garibaldi di Catania le forniture si fanno in famiglia. Solo nel 2011 l’ospedale etneo, il più grande della Sicilia orientale, ha acquistato materiale per quasi due milioni dalla Covidien. E il primario, Luigi Piazza, è cugino della rappresentante dell’azienda, Raffaella Terranova: a raccontare la vicenda è il nuovo numero di “S”, in edicola da domani e già acquistabile online.

416 BIS

Catania

Associazione mafiosa
Per Lombardo inchiesta-bis

di Antonio Condorelli
11 apr Una nuova tegola per Raffaele Lombardo: sul capo del presidente della Regione pende anche un’altra indagine della procura di Catania. E l’accusa, in questo caso, è più diretta: “Associazione mafiosa”.

SALVI: “contatti tra mafia e fratelli Lombardo”

CATANIA, PROCESSO AI FRATELLI LOMBARDO

Concorso esterno, udienza rinviata
Ecco le possibili alternative

di Antonio Condorelli
1 mar I fratelli Lombardo e la mafia, taglia corto il procuratore Capo Giovanni Salvi: “I contatti ci sono stati, ma è in corso di valutazione la qualificazione dei fatti alla luce della sentenza Mannino”. Poche battute raccolte dall’Agi scandiscono il tempo nella calda mattinata del tribunale di Catania. A porte chiuse, l’udienza disposta dal Gip Luigi Barone […]

A SCUOLA DI DISINFORMAZIONE (by Ansa)

ANSA COLPISCE ANCORA. Nella nostra terra il fatto non raccontato non esiste. In Sicilia il sistema dominante è trasversale dalla destra alla sinistra, indifferente alla mafia e ramificato sin dentro le istituzioni. Con la complicità della stampa di regime.
Ieri sera ho toccato con mano l’ennesimo episodio di disinformazione. C’è stata una pronuncia del Csm sulla spaccatura della procura di Catania e l’Ansa ha ritagliato la notizia eliminando l’ammonimento sull’obbligo del pm di passare dal giudice. Cosa gradita ai poteri forti. Ecco quindi una lezione documentale sulla disinformazione nostrana.
1)LEGGETE LA VERSIONE ANSA, CIOE’ RITAGLIATA PRO-LOMBARDO e PRO-POTERI FORTI, DELLA DELIBERA DEL CSM SULLA PROCURA DI CATANIA

MAFIA: IBLIS; CSM, NON LUOGO A PROCEDERE SU RICHIESTA PM

(ANSA) – ROMA, 21 SET – Il Consiglio superiore della magistratura ha approvato con 17 voti a favore, un voto contrario e uno astenuto, la delibera che dispone il ‘non luogo a procedere sulle osservazioni sollevate da quattro sostituti’ nei confronti del procuratore reggente della Repubblica di Catania sulla gestione dell’inchiesta Iblis.
Il Csm ha trattato il contenzioso sulla revoca della delega dal vertice dell’ufficio di parte dell’inchiesta Iblis, decidendo di stralciare la posizione del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, di suo fratello, il deputato nazionale del Mpa, Angelo, e di un terzo indagato, per i quali i 4 pm volevano invece il visto per presentare al Gip una richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. Per i fratelli Lombardo la Procura ha successivamente disposto la citazione a giudizio per reato elettorale.
L’intervento del Csm era stato sollecitato dai quattro sostituti sul ruolo avuto dal procuratore reggente di Catania e dell’aggiunto che coordina l’area contro la cosca Santapaola.
‘Nel caso in esame – si legge nella delibera del Csm – non risultano allo stato violazioni di norme ordinamentali ne’ da parte del procuratore della Repubblica ne’ da parte dei suoi sostituti. Il Consiglio si riserva comunque di adottare una delibera di carattere generale che disciplini l’organizzazione dell’ufficio del pm nella prospettiva ordinamentale’.(ANSA).
2) ADESSO LEGGETE QUESTO ARTICOLO CHE SPIEGA INTEGRALMENTE IL CONTENUTO DELLA DELIBERA DEL CSM
Il Csm sul caso Lombardo

“Il concorso esterno
doveva passare dal giudice”

di Antonio Condorelli
22 set

La revoca è legittima, la modifica del capo d’imputazione pure, ma l’ultima parola sul concorso esterno sarebbe spettata a un giudice terzo. Che avrebbe dovuto quanto meno esprimersi sull’archiviazione. Il Consiglio superiore della magistratura non contesta “violazioni di norme ordinamentali” al procuratore facente funzioni Michelangelo Patané, ma riserva aspre critiche all’operato del reggente della Procura nell’inchiesta che riguarda il presidente della Regione Raffaele Lombardo e suo fratello Angelo. Lo fa a larghissima maggioranza (17 sì, un no e un’astensione) nella pronuncia sul ricorso dei pm Iole Boscarino, Antonino Fanara, Giuseppe Gennaro e Agata Santonocito contro l’avocazione dell’inchiesta: il ricorso viene respinto con un “non luogo a procedere” perché “nel caso in esame non risultano allo stato violazioni di norme ordinamentali né da parte del procuratore della Repubblica né da parte dei suoi sostituti”.

Secondo il Csm, insomma, il procuratore reggente di Catania Michelangelo Patanè aveva il potere di revocare l’assegnazione dell’indagine ai pm titolari, che stavano indagando per concorso esterno in associazione mafiosa, e aveva anche la competenza per modificare la qualificazione dei fatti da concorso esterno in voto di scambio semplice. Ma l’accusa precedente non doveva scomparire da un giorno all’altro.

“L’esercizio dell’azione penale per un reato diverso da quello originariamente ipotizzato – ammonisce il Csm – non esime dall’obbligo di richiedere l’archiviazione anche per i fatti che non risultino inclusi nella nuova qualificazione giuridica privilegiata dal procuratore della Repubblica”. Insomma, doveva essere un giudice a pronunciarsi sul concorso esterno, perché “la modificazione della qualificazione giuridica non può certo comportare un’elusione dell’obbligo di sottoporre al vaglio del giudice, mediante richiesta di archiviazione, la determinazione di non esercitare l’azione penale per tutti i fatti originariamente ipotizzati”.

Infine, il Csm approfitta dell’occasione per darsi un appuntamento per regolamentare questo ambito. “Il Consiglio – si legge nel parere – si riserva comunque di adottare una delibera di carattere generale che disciplini l’organizzazione dell’ufficio del pm nella prospettiva ordinamentale”. Se ne parlerà probabilmente nei prossimi giorni, poco prima o poco dopo la decisione del Consiglio superiore della magistratura sulla nomina del nuovo procuratore di Catania, che diventerà automaticamente anche il titolare dell’accusa nel processo al via dal 14 dicembre. Quando, per la prima volta in questa inchiesta, Raffaele Lombardo incontrerà un magistrato giudicante.

LOMBARDO SPACCA LA PROCURA DI CATANIA

Gara centralizzata: MANETTE IN DIRETTA

Lombardo cambia tattica: niente interrogatorio

Interrogatorio? Raffaele Lombardo preferisce di no. Lo svelano i legali del governatore a Livesicilia: il presidente della Regione ha scelto di non farsi interrogare dai pm del processo Iblis, affidando la strategia della difesa a una corposa memoria che è appena stata depositata. La parola, quindi, passa ai pm che entro pochi giorni potranno chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione.

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IBLIS MASSONERIA APPALTI

5 mag Dalle intercettazioni in carcere del geologo Giovanni Barbagallo, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa perchè avrebbe fatto da “tramite” tra i fratelli Lombardo e Cosa Nostra, gli investigatori intercettano confidenze sui rapporti tra mafia e politica: spunta la massoneria.

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