Archivi categoria: antonio condorelli

TOTI SHOW: “SONO UN PESCESPADA”

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Toti Lombardo presenta la sua candidatura a Catania. Con lui papà Raffale e lo zio Angelo. Il figlio del governatore tiene a precisare: “Non sono il Trota, sono piuttosto un pescespada”.

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ESCLUSIVA: la Procura indaga sul Comune di Catania

BUFERA AL COMUNE

Catania, inchiesta sul bilancio

Catania, inchiesta sul bilancio "Ma è tutto in regola"

Bufera al Comune, la procura ha acquisito gli atti relativi ai pareri dei revisori dei Conti che avevano bocciato -come ha svelato Livesicilia – il bilancio. Sereno il ragioniere generale Giorgio Santonocito: “è tutto regolare”. Tutti i particolari.

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ECCO LE ESCLUSIVE DI LIVESICILIA CHE HANNO SVELATO TUTTI I SEGRETI DEL BILANCIO COMUNALE

 

 

 

SPRECHI: LA MANGIATOIA DEI PALAFRENIERI

Due milioni all’anno per gli stallieri
Quanto costano gli 80 cavalli della Regione

Due milioni all'anno per gli stallieri Quanto costano gli 80 cavalli della Regione

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Quaranta “palafrenieri” costano 2,2 milioni di euro ogni anno. Ma i cavalli, presso la sede principale catanese di un ente regionale nel quale “lavorano”, non ci sono da anni: sono stati trasferiti a Scordia, nella tenuta regionale immersa tra agrumi e palme dove vengono coccolati, serviti e riveriti. Lo rivela il nuovo numero di “S”.

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i lavoratori denunciano: “VOTO DI SCAMBIO ALLA MULTISERVIZI”

Voti in cambio dell’assunzione alla Multiservizi. E’ la denuncia, raccolta da Livesicilia, di uno dei dipendenti a rischio licenziamento che oggi si sono incatenati davanti al Comune. “Il signor sindaco Stancanelli e il signor Raffaele Lombardo, che è il suo padrone, devono venire qui a dirci in faccia quello che ci hanno promesso, perchè noi abbiamo fatto fior fior di campagne elettorali. Io e i miei colleghi abbiamo pagato il posto con i voti, lo abbiamo pagato facendo fior fior di campagne elettorali, io sono anche un tesserato Mpa e Raffaele Lombardo sicuramente dirà che non mi conosce, ma la verità è che lui sa, il puparo sa quello ha fatto…”. LEGGI SU LIVESICILIA

 

CATANIA ecco le spese pazze dei consiglieri provinciali di destra e di sinistra

Le spese folli della Provincia
Rimborsi per sms e t-shirt

Le spese folli della Provincia Rimborsi per sms e t-shirt

“S”, da oggi acquistabile online, punta i riflettori sugli sprechi: l’amministrazione etnea spende 215 mila euro all’anno per pagare messaggini, manifestazioni di quartiere, disegni e altre spese dei consiglieri.

CATANIA – Oltre duecentomila euro in un anno. Da rubricare alla voce agendine, gagliardetti, t-shirt, trattati di agraria, calendari, bandierine, display, targhe, sale meeting e disegni “in carta papiro”. A pagare è la Provincia di Catania e gli atti sono le delibere, per un totale di oltre 215 mila euro, relative al 2011. Caratterizzate da una parola-chiave: istituzionale, sia che si tratti di “biglietti augurali”, che di “missioni” al Vinitaly o a Malaga. Nel lungo elenco dei rimborsi per l’acquisto di giornali, spot pubblicitari e per la stampa di manifesti ci sono gli esponenti di tutti gli schieramenti. Il nuovo numero di “S”, in edicola da domani ma già acquistabile online, li pubblica integralmente: partito per partito, consigliere, per consigliere, i rimborsi vengono passati ai raggi X nell’inchiesta di Antonio Condorelli.
Ne viene fuori un quadro non rassicurante. Una delle voci che spicca è l’acquisto di pacchetti di sms: solo nel 2011 i consiglieri provinciali etnei si sono fatti rimborsare un totale di 31.200 messaggini telefonici, ai quali vanno aggiunti i biglietti di auguri per Pasqua o per Natale e manifestazioni “istituzionali” come la “Befana di quartiere”. Ma il presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, annuncia un’importante novità per il 2012: “Quest’anno – dice – abbiamo stabilito l’azzeramento dei fondi da assegnare ai gruppi consiliari, i costi dell’attività istituzionale saranno sostenuti dall’amministrazione”. Per attuare la spending review privilegiamo i servizi, le scuole, la messa in sicurezza e la viabilità”.

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Caso Riela, condannato Gaetano Siciliano

L’ex amministratore giudiziario del gruppo Riela confiscato alla mafia, Gaetano Siciliano, è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 20mila euro per risarcire il danno d’immagine dello Stato. Ecco in esclusiva tutti i particolari della sentenza

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CIANCIO, LA DIFESA E QUEL FAVORE A STANCANELLI

MAFIA: IL GIP NON ARCHIVIA CIANCIO

PDCATANIA DIVISO TRA LOMBARDIANI E FIRRARELLIANI