Lombardo: ecco l’avviso di garanzia

Raffaele e Angelo
L’avviso di garanzia

di Antonio Condorelli

Sino a pochi mesi addietro il presidente della Regione Raffaele Lombardo prendeva le distanze dai comportamenti del fratello Angelo. “Ciascuno- riferiva alla stampa – risponde delle proprie azioni”. Dopo il ricevimento dell’avviso di garanzia, Lombardo intervistato da Livesicilia ha cambiato opinione difendendo il fratello. Adesso, proceduralmente, le loro posizioni sono equiparate, restano 19 giorni per presentare memorie e produrre documenti.

Ecco cosa ipotizzano i PM.

Raffaele e Angelo Lombardo sono accusati di “aver concorso, pur senza esserne affiliati, nell’associazione mafiosa denominata della Cosa Nostra etnea, associazione operante in sinergia con le altre famiglie di Cosa Nostra attive nel territorio siciliano, contribuendo a violare l’ordine pubblico…

-”sollecitando direttamente o indirettamente i vertici della predetta organizzazione a reperire voti per gli stessi indagati e per i partiti nei quali gli stessi indagati militavano e in tal modo ingenerando il coinvolgimento circa la propria completa disponibilità ad assecondare…CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT

Avv Brancato: “sospetti” e difesa d’ufficio di Lombardo

Mario Brancato, esponente dell’Mpa e legale di Felice Naselli, uno dei quattro indagati dell’operazione Iblis a cui la quinta sezione della Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, lancia sospetti sulla notifica dell’avviso di garanzia per concorso in associazione mafiosa a Raffaele Lombardo. A finire nel suo mirino la concomitanza con la pronuncia della Cassazione su alcuni imprenditori arrestati nell’operazione Iblis.

Ecco il video girato col collega Alfio Musarra.

RAFFAELE LOMBARDO: LE RELAZIONI PERICOLOSE

Le relazioni pericolose

Le relazioni pericolose

“Non vi scuddati, ci resi i soddi nostri! Del pigno … ci resi a iddu ppa campagna elettorale…”. Il capo di cosa nostra Vincenzo Aiello parla in prima persona. “Ci resi” vuol dire “ho dato”, in questo caso a Raffaele Lombardo. Soldi per la campagna elettorale. Soldi di una presunta “messa a posto” che ammonterebbe a circa il 2% dell’intero affare. Un centro commerciale che vale decine di milioni di euro nella parte Sud di Catania. Un’operazione che vedrebbe coinvolti nomi noti dell’imprenditoria non solo catanese, ma che testimonierebbe un rapporto diretto tra Vincenzo Aiello e Raffaele Lombardo in campagna elettorale.

La conclusione delle indagini a carico del presidente della Regione Raffaele Lombardo per concorso in associazione mafiosa sarebbe stata favorita…CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT