Pubblico l’inchiesta contenuta nel primo numero di “S” Catania.
I capimafia festeggiano il primo maggio insultando Pippo Fava, ricordano con nostalgia “i cavalieri” e parlano dei nuovi “padroni” Virlinzi e “Ciancio”
di Redazione
22 apr C’è un primo riscontro alle parole del geologo Giovanni Barbagallo sul termovalorizzatore di Paternò. Barbagallo, infatti, aveva raccontato ai magistrati che ad eseguire i lavori di sbancamento nell’area sarebbe stata la ditta riconducibile ai fratelli Basilotta, uno dei quali, Vincenzo, è stato condannato in primo grado per associazione mafiosa. (CLICCA SULLA FOTO E GUARDA L’INCHIESTA DI ANTONIO CONDORELLI)
di Antonio Condorelli
19 apr Proseguiamo la pubblicazione delle carte dell’inchiesta Iblis che hanno portato alla chiusura delle indagini con l’accusa di concorso esterno alla mafia del governatore siciliano Raffaele Lombardo, del fratello deputato Angelo e di una cinquantina tra amministratori, imprenditori e malavitosi. In questo verbale che viene reso noto per la prima volta il geologo Giovanni Barbagallo, attualmente detenuto, ricostruisce il presunto finanziamento di Cosa nostra alla campagna elettorale di Raffaele Lombardo. E aggiunge: “Dopo l’elezione Lombardo ha scelto la strada della legalità”.
REPLICANO E PRECISANO I LEGALI DI RAFFAELE LOMBARDO
“Su Livesicilia appare la notizia che il geologo Barbagallo avrebbe riferito di un contributo elettorale resogli da Aiello Vincenzo. E’ opportuno precisare che il Barbagallo ha semplicemente detto di avere sentito questa notizia, escludendo di poter fornire elementi in ordine all’attendibilità della stessa. Il nostro assistito ha già smentito in conferenza stampa questa affermazione, conferendoci mandato di perseguire per calunnia chiunque sostenga l’esistenza di detto fantasioso contributo”. Lo dichiarano i legali del presidente della regione Siciliana Raffaele Lombardo.
di Antonio Condorelli
18 apr Continuamo la pubblicazione delle carte dell’inchiesta Iblis che hanno portato alla chiusura delle indagini con l’accusa di concorso esterno alla mafia del governatore siciliano Raffaele Lombardo, del fratello deputato Angelo e di una cinquantina tra amministratori, imprenditori e malavitosi. In questo verbale che viene reso noto per la prima volta il geologo Giovanni Barbagallo, attualmente detenuto, ricostruisce nei dettagli la storia dell’inceneritore che sarebbe dovuto sorgere a Paternò, smentendo in qualche modo la strategia difensiva del presidente Lombardo, il quale ha sempre sostenuto di aver rotto consolidati equilibri mafiosi a partire proprio dall’aver bloccato la costruzione degli incenitori CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.IT