L’ESPRESSO: CATANIA E’ TUTTA UN BUCO

L’ESPRESSO. Link all’inchiesta su Catania con Roberto Di Caro in edicola questa settimana
 
LA SCHEDA…
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Attualità

Il fronte del porto

di Antonio Condorelli

 
Mezza Catania è in via di rifacimento. Ma i lavori sono quasi ovunque fermi, o terminati e subito abbandonati.

LA METROPOLITANA Circumetnea, si chiama. Avrà tre tratte, già funzionano cinque stazioni. Tragicomiche le vicende delle altre due tratte. Sul cantiere della Borgo-Nesima s’è aperta una voragine di sette metri: il Comune aveva interrato un tubo di scarico per le acque, lasciandolo a mezzo per carenza di soldi. Quando sotto hanno scavato il tunnel del metrò, è crollato tutto. Sulla Galatea-Giovanni XXIII, invece, i lavori si bloccano prima per un canale di gronda comunale non calcolato, poi perché costruiscono un call center che blocca il tunnel. Il costo passa da 9 a 27 milioni.

I PARCHEGGI Scapagnini ne avviò 9 ‘scambiatori’ in periferia e, in project financing, 9 in centro. Finiti, 5 dei primi (ma uno saccheggiato, uno quasi deserto, lo Zia Lisa al Cimitero sbarrato e abbandonato), e nessuno dei privati: Europa e Lupo sequestrati dai giudici perché gli appalti erano "simulacri di gare", Verga e Asiago in via preventiva.

IL PORTO La Vecchia Dogana la stanno trasformando in shopping center. Ma il big business è il milione di metri cubi di commerciale e servizi previsti dal Piano regolatore portuale del 2004. Peccato che per mettere a riparo il previsto porto turistico abbiano prolungato la diga foranea: così i traghetti non arriveranno più dove dovrebbero attraccare, per problemi di insabbiamento e pescaggio. Il piano, comunque, è fermo: "È un’enorme colata di cemento", dichiara il neosindaco Stancanelli. "Va rivisto. Ed è assurdo non rifare la gara d’appalto sospesa nel 2001".

(04 agosto 2008)